WarmtHub lo spazio artistico culturale del Warmthotel, presenta l'esposizione temporanea di Fornace 77.
Il genio creativo di due talenti laziali Andrea Micheletti e Alessia Dionisi, si esprime attraverso l’utilizzo di materiali di recupero che riprendono nuova vita grazie alla fusione di stili e tecniche diverse. Il protagonista è certamente il vetro. Il vetro come prodotto di eruzioni vulcaniche, di sabbie fluviali marine, di un fulmine che cade su una spiaggia o semplicemente come fusione di silice, soda e calcio. La sua storia ha radici antiche che affondano in civiltà raffinate come quella Egizia e Fenicia e che nel laboratorio artigiano di Fornace77, viene raccontata con un’aria nuova ed uno stile inconfondibile.
La selezione di opere presentata da Andrea, si chiama FLOAT e rappresenta un progetto che nasce dal recupero di lastre di vetro estratte da vecchie finestre, ripulite, molate e rimodellate tramite fusione ad una temperatura di 830°. Abbiamo chiesto ad Andrea di spiegarci l’essenza del suo lavoro:
“Il materiale che ho scelto o che mi ha scelto è il vetro, oggi prodotto industriale entrato nella quotidianità sottoforma di finestre, lampadine, bottiglie, specchi e lenti. La fine di questi oggetti è l’inizio della mia opera. Il mio lavoro nasce dall’esigenza di creare dal riuso una realtà fisica. Che non significa solo l’abilità nell’usare le mani, nell’utilizzare gli utensili, nel padroneggiare le tecniche, ma soprattutto l’affermazione della possibilità di pensare e manifestare in una forma fisica reale qualcosa che prima esisteva sotto un’altra forma, rivelandogli il grandissimo potenziale che lo avvicina al divino: è questa una dimensione meravigliosa, un’esperienza ‘iniziatica’ che l’opera FLOAT può farmi provare, contribuendo ad una mia elevazione spirituale”.
Nella hall del Warmthotel, sui ripiani dedicati, potrete ammirare la serie completa di sculture FLOAT in vetrofusione su supporti di ferro o pietra.
Dalle pareti, invece, pendono le opere incise da Alessia su lastre di vetro e incastonate in cornici di ferro battuto. La selezione, dal titolo HUMAN MECHANISM è stata sviluppata con la tecnica del Grattage.
Il Grattage, letteralmente "grattamento", “raschiamento”, è una tecnica della pittura surrealista che consiste nel grattare la vernice ancora fresca su diversi materiali con l’obiettivo di far emergere dai graffi creati, le cromie degli strati pittorici sottostanti generando contrasti chiaroscurali. Con questa tecnica Alessia dà vita a soggetti spettacolari che esprimono una forma di pensiero. Andando nel profondo lei stessa ci ha spiegato così il significato della sua esposizione:
“Nella mia ricerca ho scelto di farmi guidare dal segno e dalla luce utilizzando in maniera rivisitata la tecnica del grattage: grattando via la vernice lascio che la luce nasca dall'ombra, entrando in essa per poi prevalere rivelando il quadro. L’essere umano è caratterizzato non solo dalla consapevolezza di essere tale e mortale, ma anche e soprattutto dalle proprie contraddizioni e meccanici istinti che guidano l’esistenza in modo inconsapevole. Un dialogo critico, appunti di memoria e labirinti di pensieri… dalla nascita di un meccanismo, all’inseguire di un pensiero illuminante che come un ragno tesse la propria tela, l’incontro tra una parte razionale e quella irrazionale, un confronto un appuntamento dato in assenza di tempo."
L’esposizione è fruibile presso il Warmthotel in Via Giuseppe Prezzolini, 5 – 00144 Roma Tutti i giorni dalle 8 alle 22.
Per Info:
www.warmthotel.it
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