WarmtHub, lo spazio artistico-culturale che vede la lobby del Warmthotel di Roma adibita ad area espositiva, presenta " FORME NON FORME DELL’ ANIMA " una mostra bipersonale di Mauro Romano e Ana Paula Torres fruibile presso il Warmthotel in via Giuseppe Prezzolini, 5 - 00143 Roma EUR tutti i giorni dalle 10 alle 22 fino al 31 Ottobre 2025.
La pittura istintiva e dinamica di Mauro Romano si unisce alla plasticità ed eleganza della scultura di Ana Paula Torres per dare vita alla mostra “Forme non forme dell’anima”.
I due artisti propongono un dialogo tra forme e colori, luce e ombra, pieni e vuoti, chiaro e scuro, maschile e femminile. Un vero e proprio viaggio alla scoperta di ciò che è visibile e invisibile. Sì, perché il fatto che sia invisibile non significa che non esista, come l’anima.
L’anima è la parte invisibile dell’uomo. Il suo nome deriva dal greco “ánemos”, che significa "vento" o "soffio", quindi il “respiro” nel caso dell’essere umano. Può anche essere definita come la parte psicologica o spirituale dell'uomo, presenza immateriale ma imprescindibile, che Romano e Torres vogliono nutrire con la loro arte.
Dal rapporto selvaggio di Mauro Romano con forme e colori - dettato da una incontrollabile necessità interiore di esprimersi, nascono i dipinti dove la forma si trasforma, si ricrea o si dissolve, per poi ripresentarsi trasfigurata, ancora una volta, nelle opere scultoree di Ana Paula Torres. Nella tridimensionalità delle forme piene e tondeggianti, l’irruenza si scioglie alla ricerca di una quiete dove adagiare l’anima.
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L’esposizione è fruibile presso il Warmthotel in Via Giuseppe Prezzolini, 5 – 00143 Roma Tutti i giorni dalle 10 alle 22 fino al 31 Ottobre 2025.
Sarà possibile effettuare visite guidate su prenotazione e acquistare le opere. Per prenotazioni e info contattare l’artista ai riferimenti di seguito:
Artista: Mauro Romano
Tel. +39 340 108 9714
Mail. info@mauroromano.com
Artista: Ana Paula Torres
Tel. +39 333 234 0799
Mail. info@anapaulatorres.it
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Ricerca pittorica/biografia
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Mauro Romano nasce a Roma nel 1977.
Diplomatosi in graphic design presso l’Istituto Federico Cesi di oma nel 1999. Vive e lavora a Roma. Manifesta da sempre propensione per le arti visive, la sua ricerca artistica spazia tra disegno, pittura, fumetto, fotografia, computer grafica. La mia ricerca pittorica nasce da un segno netto, grezzo, privo di tridimensionalità, istintivo, aggressivo. Nasce da un urlo interiore come necessità di urgente espressione, un istinto che sfiora l’assenza di regole per ricercare un rapporto selvaggio con forma e colore.
La “trasformazione della forma”, pensieri fluidi che si muovono nello spazio, ora per assumere singolari sembianze, ora per dissolversi nello sfondo.
Il suo linguaggio ricorda l’espressività Brut: una necessità di esternare, attraverso l’arte, un mondo interiore incontrollatamente dinamico.
La materia pittorica, libera di prender forma senza restrizioni sulla superficie, si era, infatti, rivelata protagonista indiscutibile del gruppo di artisti Co.Br.A che, alla metà del Novecento, avvicinandosi all’Art Brut e in particolare a Dubuffet, ne condivide va la poetica. Similmente, mantenendo un saldo percorso narrativo.
Mauro Romano ricrea degli scenari reali completamente reinventati in cui il colore, la materia, la carne e le passioni si uniscono alla dimensione spirituale dell’uomo fino a raggiungere una forma che, con grande caos, deriva direttamente dall’interno di ognuno di noi.
Ana Paula Torres nasce in Brasile.
Frequenta la scuola d’arte Calligaris nella città di São Carlos dove realizza i primi studi di disegno e pittura. L’approfondimento delle tecniche artistiche continua a Roma con Alberto Parres, presso La Porta Blu Art School; con Franco Crocco, alla Scuola d’Arti Ornamentali e all’ Accademia di Belle Arti di Roma, con Moreno Bondi, Eclario Barone e Oriana Impei. Cittadina di due mondi, svolge la sua ricerca e la voro artistico tra il Brasile e l’Italia. Inoltre, è laureata in Lettere presso l’Università di San Paolo del Brasile.
Ana Paula Torres lavora le opere in un contesto sperimentale, con materiali tradizionali e altri non convenzionali per le arti plastiche, provenienti soprattutto da scarti.Le opere si collocano in uno scenario sospeso di fusione tra l’astratto e il figurativo, suggeriscono al fruitore delle interpretazioni soggettive che tendono a variare a seconda dell’esperienza di vita individuale. Le sculture riportano alla luce in modo particolare la ricerca sull’invisibile nel visibile, sui vuoti e pieni, sulla luce e l’ombra, creando volumi a volte morbidi, a volte spigolosi che suggeriscono delle forme sia di carattere naturalistico che antropomorfico.
Il mio è un lavoro informale, astratto, o forse sarebbe meglio dire: “non del tutto figurativo”, che si basa sulla sperimentazione materica, sulla complessità cromatica e sull’importanza che i colori hanno per la percezione visiva e per gli stati d’animo. “Cosa vedo quando vedo?” Questa domanda mi accompagna sempre, mentre porto avanti i miei studi sull’invisibile nel visibile.
Tra gli artisti e filosofi che nutrono questa mia ricerca teorica e pratica vi sono Maurice Merleau-Ponty, Paul Klee, Martin Heidegger, Wassily Kandinsky, Nato Frascà, Paul Cézanne, Gerhard Richter, Anselm Kiefer e Alberto Burri.